Una delle circolari STEFER che guidava mio padre Arcangelo (Luccio) Bracaglia (tabacchino)
Questo a destra, sopra il tabacchi di via Don Giovanni Minzoni, è l'appartamento dove abbiamo abitato nei miei primi anni di vita...
Una delle circolari STEFER che guidava mio padre Arcangelo (Luccio) Bracaglia (tabacchino)
Questo a destra, sopra il tabacchi di via Don Giovanni Minzoni, è l'appartamento dove abbiamo abitato nei miei primi anni di vita...
Al Sindaco Riccardo Mastrangeli, un appello urgente:
È giusto affrontare il rischio sanitario del virus West Nile, ma emettere ordinanze ad agosto è come chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati, con tutte le restrizioni e sacrifici previsti per i cittadini.
La vera prevenzione va fatta in primavera, quando le zanzare sono ancora larve.
Disinfestazioni e controlli devono essere programmati e monitorati con rigore.
Chi verifica terreni incolti, caditoie, giardini abbandonati o cantieri?
Ordinanze senza controlli restano solo parole.
Chiediamo al Sindaco una pianificazione seria: la salute pubblica non può basarsi solo sulle emergenze.
Un appello alla responsabilità e all’ascolto, per il bene di tutti i cittadini.
Grazie.
Il frusinate Luciano Bracaglia ricostruisce l'albero genealogico dall'inizio dell'800 fino ai giorni nostri anche grazie all'aiuto dell'Intelligenza artificiale.
In tempi in cui la socialità è subordinata alla visibilità e dove il mondo virtuale condiziona fortemente le abitudini ed i comportamenti, può sembrare anacronistico il desiderio di ritrovare la propria storia e le proprie radici. Eppure navigando a ritroso nel tempo e nei documenti, si fanno scoperte curiose e si ritrovano storie e persone.
Questo ha mosso la curiosità di Luciano Bracaglia che ha dedicato tempo e passione, per ricostruire l’albero genealogico della famiglia Bracaglia. Contattando persone e spulciando carte e documenti con certosina costanza, ha scoperto anche mestieri e luoghi della Città dove hanno vissuto e lavorato i vari discendenti.
Il lavoro verrà presentato con una riunione conviviale dei discendenti della Famiglia Bracaglia, venerdì 25 luglio alle ore 20 presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso.
L'evento (locandina in basso) sarà trasmesso in diretta sul profilo Facebook di Luciano Bracaglia, per i parenti assenti e per chiunque fosse interessato.
Carenza di parcheggi in Via S. Giuseppe:
la costruzione di un cantiere sta peggiorando la situazione.
A proposito
della riapertura di via del Casone:
Ora tutti vorranno prendersi i meriti...
“Ciociaria Oggi: Via del Casone verso la riapertura”ecco la cronologia del modesto contributo e le battaglie condotte
negli anni, dall’Associazione e dal BLOG Frosinone Bella e Brutta:
FROSINONE. La Piastra Cavoni nasce e viene realizzata con lo
scopo di collegare il popoloso quartiere al centro vitale di via Aldo Moro/De
Matthaeis.
È stato necessario un notevole impegno finanziario da parte
delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute, anche per la costruzione
di un ponte di metallo sul torrente Rio di via Casone, strada che ben collegherebbe
le due zone.
Da quando è stata realizzata la Piastra e le rotatorie di
Viale Volsci (già Via Monti Lepini), l’intenso traffico produce quotidianamente
caotiche code (foto) che prima, senza piastra e senza rotatorie, non si erano
mai viste, contribuendo all’intenso inquinamento da polveri sottili, per le
quali questa città è in vetta alle classifiche nazionali.
Frosinone e la Piastra Cavoni
Hanno contribuito ai continui intasamenti per intenso
traffico, la chiusura della parallela via Vado del Tufo (si auspica in una
prossima riapertura) e la transitabilità di via CASONE – verso via A. Moro che
era prevista da progetto e che tutto sommato, sarebbero state due valide
valvole di sfogo per alleggerire e decongestionare traffico ed “INQUINAMENTO”,
Disagi
sia sulla Monti Lepini che alla rotatoria Brunella ed in via
Marco Tullio Cicerone, ma soprattutto nella stretta via Giuseppe De Matthaeis,
ove aumenteranno inevitabilmente traffico, disagi ed inquinamento, poiché
stanno realizzando una nuova mega costruzione, denominata “I Portici”, ove si
prevede la gettata di migliaia di tonnellate di cemento, nell’area attigua alle
Terme Romane “ABBELATE”, area archeologica che sarebbe da riscoprire e
valorizzare.
In via Casone ci sono solo terreni privati, non comunali per
realizzare un parco e la strada già esistente avrebbe bisogno solo di una
sistemazione con opportuna segnaletica ed il completamento della pista
ciclabile esistente che parte da Cavoni e si interrompe oltre la piastra;
dovrebbe essere prolungata fino a via A. Moro come da progetto che risulta in
planimetria ed utilizzata anche come percorso pedonale.
Tale preziosa strada attraversa il ponticello agibile, come
risulta da regolare collaudo! Ed infatti, nel question time, del 6 marzo 2024,
il consigliere comunale Anselmo Pizzutelli, ha fatto un’interrogazione, per
proporne l’apertura al traffico, dimostrando, con atti, che il collaudo a suo
tempo risultò positivo, come ponte stradale di II categoria e quindi
transitabile.
Tutto ciò, risulta che sia già stato verificato ed approvato
dai preposti del Comune.
Frosinone è una città senza strade, ove anziché aprirne di
nuove, si chiudono quelle esistenti.
Per passeggiare o fare attività salutari, c’è l’adiacente
Villa Comunale, il Matusa, il Casaleno e tanta campagna.
Semmai riuscissero ad acquisire l’area della pista di
pattinaggio di proprietà D’Itri, si potrebbe realizzare un piccolo parco
naturale alberato, anche per omogeneizzare tutta un’area che ha bisogno di
essere razionalizzata anche in previsione dei mostri di cemento in arrivo.
A firma di:
Cittadini residenti del quartiere Cavoni,
Blog Frosinone Bella e Brutta,
Centro anziani Papa Wojtyla,
Comitato Insieme per Cavoni,